I metafisici...


A VALEDICTION FORBIDDING MOURNING. by John Donne
AS virtuous men pass mildly away, And whisper to their souls to go, Whilst some of their sad friends do say, "Now his breath goes," and some say, "No." So let us melt, and make no noise, No tear-floods, nor sigh-tempests move ; 'Twere profanation of our joys To tell the laity our love. Moving of th' earth brings harms and fears ; Men reckon what it did, and meant ; But trepidation of the spheres, Though greater far, is innocent. Dull sublunary lovers' love —Whose soul is sense—cannot admit Of absence, 'cause it doth remove The thing which elemented it. But we by a love so much refined, That ourselves know not what it is, Inter-assurèd of the mind, Care less, eyes, lips and hands to miss. Our two souls therefore, which are one, Though I must go, endure not yet A breach, but an expansion, Like gold to aery thinness beat. If they be two, they are two so As stiff twin compasses are two ; Thy soul, the fix'd foot, makes no show To move, but doth, if th' other do. And though it in the centre sit, Yet, when the other far doth roam, It leans, and hearkens after it, And grows erect, as that comes home. Such wilt thou be to me, who must, Like th' other foot, obliquely run ; Thy firmness makes my circle just, And makes me end where I begun.

IL CALORE DELLA TERRA


La strada che attraversa Kangaroo Island e giunge fino all'oceano è l'unico contatto tra il cielo e la terra.
Non so dove sto andando. Mi pare di viaggiare da anni sullo stesso territorio, spoglio e secco, sempre alla ricerca di qualcosa.
Nient'altro che luce e buio e il calore della terra.
Deserti, foreste, spiagge, tutto è inghiottito dalla sabbia rossa, unica compagna di viaggio. Outback, dentro, nel profondo dell'anima.

Credi che possa esserci un posto al mondo dove fermarsi a riposare?
Dove trovare pace, senza bisogno di cercare altro?
"E' inutile cercare il riposo dove non c'è" dice il poeta.
Il vuoto e il nulla riempiono i miei occhi e i miei pensieri. Scendo nell'antro oscuro della tua interiorità. Il vuoto si allarga e sale fino alla gola.
Imparare a stare con noi stessi senza dirci nulla, senza combatterci, accogliendo i disagi e i dolori dell'anima senza alcun commento, senza il desiderio di capirli, di spiegarli, di definirli.

Il rosso della terra desertica, il bianco argentato degli eucalipti, il giallo e il viola dei fiori selvatici, sono un tutt'uno. Sapore di lontananza.

"L'uomo mangia il mondo e lo traduce in consapevolezza"
E a mano a mano che la coscienza si libera da ciò che crediamo di essere e ci avviciniamo alla nostra essenza, che è perfetta, così come è perfetto un tronco d'albero senza rami, né foglie, né frutti.
Perfetta come la pelle liscia di un cucciolo di canguro nel marsupio materno.
Saltano con le zampe forti di un dinosauro, le braccia di un umano focomelico, gli occhi di un cavallo. Guardano e scappano via.

Mi trovo al centro di un mistero iridato, ho abbandonato ogni passato e sono entrata nel regno dell'Adesso.
Non c'è più sforzo nel concentrarsi in questo momento, in questo istante.
L'impatto è immediato.
La polvere statica si impasta con il vapore caldo che sale dal terreno.
Guardo nello specchietto retrovisore la nuvola che provoco. E' di materia, evanescente. Le ruote inchiodate, rimbalzano al suolo, cullano il motore della mia anima mentre si solleva dalla fossa dove abita e ondeggia il mio cervello.
La mente ci inganna.
Luce - un bagliore nella notte.

Troverò altri canguri morti ai lati della strada, essiccati, prosciugati, dorati, non divorati da altri animali o insetti. Giacciono come abbandonati al loro destino con il buio nelle loro bocche. Dobbiamo affidarci, separandoci dalla rabbia, dalle cose comuni.
Un altro cadavere è sul ciglio della strada. Lo vedo. Mi aspetta. Mi parlerà di vita, non di morte.

Non ascolto racconti di vita già tracciata, già scontata, già realizzata. Non seguo progetti quotidiani sempre uguali, prigionieri di energie e di idee.
Non so più chi sono, non so chi ero. Mi sento sconosciuto a me stessa.
Ogni alba porta una nuova sfida sulla soglia di casa: è un viaggio senza il desiderio di difendersi dalle intenzioni.
"Fai una cosa, almeno una volta, che sia tua"... che ti risvegli, che ti sorprenda.
Nessuno insegna la vita. Forse solo l'andare insegna la vita.
I navigatori di un tempo avevano un motto:
"Viaggiare è indispensabile, vivere non è indispensabile."

Mi offre una birra l'australiano dalla pelle scura:
"Stai attenta al tramonto e all'alba: agli animali che attraversano la strada..."
Riprendo il mio cammino. Il vuoto, il silenzio, la solitudine sono un fermento. Il mondo dell'origine, la rivelazione dell'abisso. Ci sono profondità in cui ci sotterriamo. All'origine il vento aleggia violento sulla superficie.

Lontano, immenso globo incandescente, il sole mi porta avanti. Presagio rosso-arancio di rinascita apre la strada. Spinta da un soffio... giungo fino all'oceano.
Immenso, davanti a me. Luogo sconosciuto e rassicurante nello stesso momento.
Mi tuffo.
Un evento straordinario si produce: l'acqua mi solleva come un angelo di fuoco sopra la superficie del mare. Con le ali di un uccello, come un vascello a vele spiegate, all'orizzonte, da un capo all'altro del mondo.

Ora qui voglio sostare, qui voglio allungarmi come una serpe e strisciare nella mia tana notturna.
Domani mi sveglierò senza dolore, senza lotta, senza attese.
Io di fronte alla vita che mi abita. Qui ora. Io sono qui Adesso!

You Don't Know What Love Is

You don't know what love is
‘Til you’ve learned the meaning of the blues
Until you’ve loved a love you've had to lose
You don't know what love is
You don't know how lips hurt
Until you've kissed and had to pay the cost
Until you've flipped your heart and you have lost
You don't know what love is

Do you know how lost I've been
At the thought of reminiscing
And how lips that taste of tears
Lose their taste for kissing

You don't know how hearts burn
For love that cannot live yet never dies
Until you've faced each dawn with sleepless eyes
You don't know what love is



You don't know how hearts burn
For love that cannot live yet never dies
Until you've faced each dawn with sleepless eyes
You don't know what love is
-Billie Holiday

Io mi accetto..


...nella curiosità, nell' intraprendenza, nella ricerca fine a se stessa, nel confronto, nello spirito di adattamento, nella fiducia e nel sostegno reciproco.

Ma vorrei migliorare...
..nella mia insicurezza, che porta a volte inappropriata condiscendenza, blocco o eccessivo spitito critico - un po' snob se non volgarmente aggressivo.

Riconosco poi due forti spinte vitali:
una data dalla complessa interazione col mondo esterno, ricchissima quando attenta e sincera e l'altra (che questo viaggio mi ha insegnato a lenire in alcuni ambiti) derivante dal sentimento di insoddisfazione e dal desiderio di superarsi.

Mi piace la dolcezza ma anche la violenza, l'ingenuità e la spontaneità creativa; appassionarmi anche se non ho una passione precisa...
Credo nel cercare dare il massimo per poi fare i conti con ciò che si è potuto.
Amo la musica, il ballo, ridere, discutere e fare le cose insieme...

Apprezzo la determinazione, quella per sentimento più che per volontà, ma non la reputo necessaria.
Non apprezzo molto la debolezza anche se ci convivo come tutti...
Mi affascinano precisione, ordine, rigore e le infinite possibilità di conoscenza.
I miei difetti?
Impazienza, egocentrismo, mancanza di misura... sono attratta da ciò di cui ho paura and i tend to step across the border...

- quando questo diventa fastidioso, se non deleterio per le persone che ho più care, in particolare per l'uomo che desidero, soffro e vado in confusione.

processus décisionnel



Une tête d'aliène

dans chère humaine

avec le coeur en flamme
- et l’âme tendue vers la seule clarté: brillance d’amour.

Vive en compagnie des manifestations POSSIBLES de l’Esprit.

...merci pour toutes magies
et musique et fleurs aux courageux intérieurs...

Ash Wednesday



Because I don not hope to turn again
Because I don not hope
Because I don not hope to turn
Desiring this man's gift and that man's scope
I no longer strive to strive towards such things
(...)
Why should I mourn the vanished power of the usual reign?

Because I don not hope to know again
The infirm glory of the positive hour
Because I don not think
Because I know I shall not know
The one veritable transitory power
Because I cannot drink
There, where trees flower, and springs flow, for there is nothing again

Because I know that time is always time
And place is always and only place
And what is actual is actual only for one time
And only for one place
I rejoice that things are as they are and
I renounce the blessed face
(...)
Consequently I rejoice, having to construct something
Upon which to rejoice

And pray God to have mercy upon us
And I pray that I may forget
These matters that with myself I too much discuss
Too much explain
Because I don not hope to turn again
Let these words answer
For what is done, not to be done again
May the judgement not be too heavy upon us

......................

Pray for us sinners now and at the hour of our death
Pray for us now and at the hour of our death

......................
......................
- Eliot